Battaglia di Long Island
La Battaglia di Long Island durante la Guerra d’Indipendenza Americana
Contesto storico
La Battaglia di Long Island fu combattuta il 27 agosto 1776, durante la Guerra d’Indipendenza Americana. Fu il primo grande scontro tra le forze americane e quelle britanniche durante la guerra, e si svolse nell’area di Brooklyn e Long Island, a sud di New York City.
Le forze in campo
Le forze americane erano guidate dal generale George Washington, che aveva circa 19.000 soldati mal equipaggiati e poco addestrati. Le forze britanniche erano comandate dal generale William Howe e dal suo fratello, il contrammiraglio Richard Howe, e comprendevano circa 32.000 soldati altamente addestrati e ben equipaggiati.
La strategia di Washington e l’attacco britannico
La strategia di Washington era quella di difendere Brooklyn Heights, una posizione chiave sulla penisola di Long Island, per impedire alle truppe britanniche di avanzare verso New York City. Tuttavia, le sue truppe erano mal preparate e poco addestrate, e inoltre erano divise in tre posizioni separate, il che le rendeva vulnerabili a un attacco coordinato delle forze britanniche.
Il generale Howe decise di sfruttare questa vulnerabilità e pianificò un attacco a sorpresa contro le truppe americane. La notte del 26 agosto, le forze britanniche attraversarono l’East River e sbarcarono sulla penisola di Long Island, senza essere scoperte dalle sentinelle americane. Il mattino seguente, le forze britanniche lanciarono un attacco coordinato contro le posizioni americane.
La difesa di Glover
Uno degli episodi salienti della Battaglia di Long Island fu la difesa della colonna americana del colonnello John Glover, che riuscì a trattenere le truppe britanniche per diverse ore, permettendo così a gran parte delle forze americane di attraversare il fiume East e fuggire verso Brooklyn Heights.
Il colonnello Glover comandava un gruppo di pescatori e marinai del Massachusetts, noto come la “Marblehead Regiment”, che era specializzato in operazioni di sbarco e di pattugliamento costiero. Durante la battaglia, Glover fu incaricato di proteggere la ritirata delle truppe americane che stavano lasciando Brooklyn Heights, e di tenere la posizione per il maggior tempo possibile.
Glover e i suoi uomini si posizionarono in una piccola altura chiamata “Guards Hill”, dove costruirono una serie di fortificazioni improvvisate con ceste di pesce e altro materiale disponibile. Quando le truppe britanniche attaccarono, Glover e i suoi uomini aprirono il fuoco con le loro moschettiere, respingendo ripetutamente gli attacchi britannici.
Nonostante le forti perdite subite, Glover e i suoi uomini resistettero per diverse ore, permettendo alle truppe americane di ritirarsi e di attraversare il fiume East. Alla fine, Glover e i suoi uomini furono costretti ad abbandonare la loro posizione, ma la loro difesa tenace permise a molte truppe americane di salvarsi e di combattere un altro giorno.
La loro abilità e la loro determinazione furono ammirate da entrambe le parti, e la loro azione divenne un simbolo della resistenza americana durante la Guerra d’Indipendenza.
Conclusioni sulla battaglia di long Island
Nonostante la sconfitta, la Battaglia di Long Island non fu una completa disfatta per le forze americane. La resistenza di alcuni reggimenti americani permise alla maggior parte dell’esercito di Washington di sfuggire all’annientamento totale, e la sua abilità nel pianificare una ritirata strategica gli permise di mantenere la maggior parte delle sue forze intatte per futuri scontri.
La Battaglia di Long Island rappresentò un momento cruciale della Guerra d’Indipendenza Americana, poiché segnò la prima grande sconfitta delle forze americane contro i britannici. Tuttavia, la battaglia dimostrò anche che gli americani erano in grado di resistere alle forze britanniche, e che la loro determinazione e la loro abilità di adattarsi alle circostanze avrebbero loro permesso di continuare la lotta per l’indipendenza.